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Questa è la vera storia di un sopravvissuto alla Shoah, Michael Urich, nato nel 1934 a Ternopol, in Polonia, figlio unico di una famiglia abbiente che, dopo la sua nascita, si trasferì a Varsavia. Nel 1940 tutti gli ebrei della città vennero rinchiusi nel ghetto e nel 1942 le cose precipitarono, la madre scomparve dopo essere uscita di casa per andare al lavoro e il padre dovette fuggire, ma prima di farlo, affidò Michael a una donna polacca, Helena Stachowicz. Nel 1944, a seguito della rivolta di Varsavia, i nazisti procedettero alla deportazione a Buchenwald della cittadinanza polacca. Tra questi la famiglia Stachowicz e così Michael fu trascinato attraverso l'orrore dei campi di concentramento, del carbone, dei vagoni dei treni che attraversavano l'Europa con i loro carichi umani e dei forni crematori... Un'esperienza che merita di essere narrata e conosciuta, in particolare oggi, perché la scomparsa di tante persone non deve essere dimenticata con il passare degli anni, anche se questi creano una patina sulla storia che i più giovani sentono lontana ma che incombe tra le pieghe del presente.